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L'Arena di Verona è un anfiteatro romano presente a Verona.
Assieme alle figure di Giulietta e Romeo è considerata l'icona della città veneta. È il terzo anfiteatro romano per dimensione dopo quello di Roma - il Colosseo - e di Capua; è sicuramente fra i meglio conservati.
Durante il periodo estivo viene proposto il celeberrimo festival lirico, e nelle prime serate di settembre artisti di carattere mondiale fanno tappa all'anfiteatro per proporre i loro concerti. Una manifestazione ormai consolidata nel calendario areniano è la serata finale del Festivalbar, proposta in due eventi in diretta tv, dove si stabilisce il vincitore della manifestazione che gira l'Italia nel periodo estivo.
Il suo nome deriva dal toponimo latino che indica la sabbia, la quale ricopriva la platea dell'anfiteatro.
Cenni storici: L'anfiteatro romano, l'Arena, è il monumento veronese più conosciuto. Oggi l'Arena è incastonata nel centro storico a fare da quinta a Piazza Bra’, ma un tempo, quando i Romani lo costruirono, il monumento fu collocato ai margini dell'urbe, fuori della cerchia delle mura. L'Arena riassume in sé quasi venti secoli di storia locale, ed è diventata nel tempo il simbolo stesso della città. Il suo culto ha radici lontane, che risalgono all'umanesimo carolingio. La fama goduta dall'anfiteatro nella coscienza civica dei veronesi, porta così via via il monumento ad assumere sempre più il carattere di simbolo stesso dell'antica nobiltà. Di qui le cure per la sua conservazione ed i suoi ampi e numerosi restauri. L'Arena servì sempre e soprattutto per manifestazioni spettacolari. In epoca romana, ad esempio, fu usata per spettacoli di lotte fra gladiatori. Nel Medioevo e fino alla metà del settecento erano usuali in Arena anche giostre e tornei. Nel 1913, l'Arena sarà finalmente scoperta per quello che adesso è conosciuto come il primo vero e più importante teatro lirico all'aperto del mondo.
Architettura:
Il più solenne monumento di Verona romana, con vari ordini di gradinate e, al centro, un'area o arena per gli spettacoli di gladiatori, di combattimenti con belve od altre manifestazioni di carattere popolare, è stato costruito con blocchi di marmo ben squadrati, nel I secolo d.C., cioè tra la fine dell'impero di Augusto e quella dell'impero di Claudio. Dei monumenti di tal genere è tra i meglio conservati. Il perimetro della platea attuale è di m. 391 ed includendovi l'Ala è di m. 435. L'anfiteatro è costituito da tre cinte concentriche: della prima esterna ci rimane solamente quella parte, che è comunemente chiamata "Ala". I gradini dell'anfiteatro sono tutti in marmo veronese. Sotto il piano della platea si trovano (ma ora non si possono visitare) gallerie, anditi e passaggi che un tempo servivano ed in parte servono ancora, per il complesso funzionamento dell'anfiteatro.
Secondo la leggenda, una persona fu accusata di un crimine cruento, e fu condannato a creare un'opera pubblica: l'Arena. L'uomo morì senza nemmeno aver completato l'anello esterno
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